La biodiversità è importante per l’uomo e per il pianeta perché fornisce una vasta gamma di vantaggi per gli ecosistemi che sono essenziali per la sopravvivenza umana, tra cui la produzione di cibo e di medicine, la purificazione dell’acqua e dell’aria, la protezione contro i disastri naturali e la regolazione del clima.
Inoltre, la biodiversità condiziona la cultura e il benessere umano. La sua perdita può anche causare problemi economici e sociali significativi e portare a cambiamenti epocali, con delle conseguenze non prevedibili.
Quali sono le principali cause della perdita di biodiversità?
Le principali cause della perdita di biodiversità sono:
- l’espansione dell’agricoltura
- l’allevamento intensivo
- l’urbanizzazione
- la deforestazione
- la pesca eccessiva
- l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere
- l’impoverimento dei terreni
- la conversione degli habitat naturali in aree artificiali
- l’introduzione di specie invasive
- i cambiamenti climatici.
Inoltre, l’aumento della popolazione umana e la domanda di risorse naturali stanno facendo crescere la pressione sugli ecosistemi e la biodiversità.
La popolazione umana è aumentata significativamente negli ultimi 50 anni. In particolare, tra il 1970 e il 2020, la popolazione mondiale è aumentata di circa il 105%, passando da 3,7 miliardi di persone a 7,8 miliardi. Questo significa che la popolazione globale del pianeta è più che raddoppiata negli ultimi 50 anni.
Mentre le società ricche e opulente rallentano la loro curva demografica (cioè quanto aumenta la popolazione nel tempo) con la tendenza della popolazione a invecchiare, quelle in via di sviluppo crescono costantemente.
Insieme alla popolazione cresce il desiderio di vita migliore, di maggior sviluppo e opportunità che ovviamente arrivano dall’industrializzazione e dallo sfruttamento del risorse.
Si tratta del tradizionale cane che si morde la coda.
10 gravi conseguenze della perdita di biodiversità
- Perdita delle specie presenti sul pianeta: la perdita di biodiversità comporta l’estinzione di molte specie e la riduzione della varietà genetica, con rischi non calcolabili nei vari ecosistemi.
- Degrado degli ecosistemi: la perdita di biodiversità può portare al degrado degli ecosistemi, rendendoli meno capaci di fornire servizi essenziali per l’uomo e per le specie da cui dipende o che dipendono dall’uomo.
- Impoverimento dei suoli: la perdita di biodiversità può portare all’impoverimento dei suoli, riducendo la capacità dei suoli di supportare la crescita delle piante.
- Cambiamenti climatici: gli ecosistemi diventano meno capaci di regolare il clima e di resistere ai cambiamenti provocati dall’uomo.
- Perdita delle risorse alimentari: si può ridurre la disponibilità di cibo per l’uomo e per gli animali.
- Malattie, epidemie e pandemie: la perdita di biodiversità può aumentare la diffusione di malattie tra le specie animali e umane provocando epidemie e pandemie.
- Aumento dei disastri naturali: gli ecosistemi diventano più fragili e meno abili nel proteggere gli insediamenti umani dai disastri naturali come inondazioni, uragani, violente tempeste e incendi boschivi (ad esempio, è molto inquietante il fenomeno degli incendi in California, un tempo considerato uno stato americano ambito per il clima e ora sottoposto a fenomeni pesanti di desertificazione e siccità).
- Perdita di ciò che abbiamo di più bello: possiamo perdere le bellezze naturali, che sono state fonti di ispirazione per l’arte, la cultura e il benessere umano nel corso dei millenni.
- Impatto economico sulle future generazioni: la perdita di biodiversità può causare problemi economici, come minori occasioni economiche per gli individui e per le comunità locali e la riduzione della produttività agricola.
- Perdita di conoscenza e opportunità per il futuro: perdere biodiversità significa limitare le opportunità future per la scienza, la medicina e l’economia, poiché molte specie e ecosistemi ancora non sono stati completamente compresi e sfruttati.
Importanza della biodiversità per la produzione di cibo
La biodiversità influenza la produzione di cibo in molti modi. Ad esempio, le piante selvatiche e le api sono importanti impollinatori per molte colture agricole, aumentando così la produzione di cibo su scala globale.
Le piante e gli animali selvatici possono essere utilizzati come fonti di cibo e come animali da allevamento. Inoltre, la biodiversità contribuisce alla stabilità degli ecosistemi, che a sua volta aiuta a garantire che le colture siano protette dai parassiti e dalle malattie.
La biodiversità come fattore complessivo agisce sul controllo delle inondazioni e la conservazione del suolo che sono essenziali per la produzione di cibo. Un’ecosistema sano regge bene gli sconvolgimenti naturali.
Il legame tra biodiversità e cambiamenti climatici
La biodiversità e i cambiamenti climatici sono strettamente collegati. La biodiversità contribuisce a regolare il clima attraverso il ciclo del carbonio, la regolazione del ciclo idrologico e la protezione contro i disastri naturali come inondazioni e incendi.
Allo stesso tempo, i cambiamenti climatici minacciano la biodiversità, causando l’estinzione di molte specie e alterando gli ecosistemi in modo irreparabile.
La perdita di biodiversità può anche rendere gli ecosistemi meno resilienti ai cambiamenti climatici futuri, soprattutto quelli provocati dall’uomo, una specie invasiva che provoca il fenomeno dell’antropizzazione, cioè la trasformazione di interi ecosistemi ad uso e consumo dell’uomo (pensa alle foreste disboscate per fare spazio a campi di cereali da cui estrarre delle forme di energia).
Pertanto, la conservazione della biodiversità è essenziale per affrontare i cambiamenti climatici e per garantire che gli ecosistemi continuino a fornire quei vantaggi dai quali dipendiamo.
Le soluzioni per il futuro
Ci sono diverse soluzioni per evitare la perdita di biodiversità, e in generale intervenire su tanti dei problemi ambientali. Alcune delle quali includono:
- Conservazione degli habitat: la conservazione degli habitat naturali è fondamentale per la sopravvivenza delle specie e per la regolazione degli ecosistemi.
- Gestione sostenibile delle risorse naturali: la gestione sostenibile delle risorse naturali, come la pesca, l’agricoltura e la silvicoltura, può aiutare a preservare la biodiversità e a garantire che le risorse naturali continuino a essere utilizzate per le future generazioni.
- Riforme delle politiche ambientali ed economiche: le riforme delle politiche, come la creazione di parchi nazionali e la regolamentazione del commercio di specie protette, possono aiutare a proteggere la biodiversità e a prevenire la sua perdita.
- Educazione e sensibilizzazione: l’istruzione e la sensibilizzazione del pubblico sull’importanza della biodiversità e sui modi per proteggerla possono aumentare la consapevolezza e il sostegno per le azioni di conservazione.
- Ricerca e monitoraggio: la ricerca e il monitoraggio degli ecosistemi e delle specie possono aiutare a comprendere meglio la biodiversità e a identificare le aree e le specie in via di estinzione che richiedono la maggiore attenzione.
- Collaborazione a livello globale: la conservazione della biodiversità richiede un impegno globale e la cooperazione tra governi, organizzazioni non governative, comunità locali e altri attori del settore privato per la conservazione della biodiversità. Ma non è semplice, come si vede nell’attualità: la guerra sconvolge anche gli ecosistemi e può portare a crisi alimentari.
- Cambiare il modello di sviluppo economico: un modello di sviluppo economico che valorizzi la biodiversità e la sostenibilità, e che sia meno dipendente dallo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, può aiutare a ridurre la pressione sugli ecosistemi e la biodiversità.