Usi del gas naturale e sua importanza: cosa sapere su metano, energia e sostenibilità

Il gas naturale è una delle fonti energetiche più utilizzate al mondo. È apprezzato per la sua versatilità, per le emissioni contenute rispetto ad altri combustibili fossili e per il ruolo che sta assumendo nella transizione energetica.

Cos’è il gas naturale e da cosa è composto

Con il termine “gas naturale” si indica una miscela di gas leggeri presenti nel sottosuolo, formata principalmente da metano (CH₄), ma anche da piccole quantità di etano, propano, butano e altri idrocarburi.

In forma naturale si trova intrappolato in giacimenti sotterranei, spesso associato al petrolio o ad altri strati geologici ricchi di materia organica.

Viene estratto attraverso perforazioni profonde e, una volta separato da impurità, immesso nei gasdotti per essere distribuito.

Il metano: componente principale del gas naturale

Il metano è l’elemento dominante della miscela. Si tratta di un idrocarburo semplice composto da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno. Si forma nei millenni attraverso la decomposizione anaerobica di sostanze organiche, cioè in assenza di ossigeno.

Questo processo avviene in ambienti come paludi, fondali marini, miniere di carbone e giacimenti profondi, rendendolo un gas largamente presente in natura. L’elevata infiammabilità e la combustione pulita lo rendono particolarmente adatto alla produzione di energia.

Dove e come viene usato il gas naturale

Gli impieghi del gas naturale sono numerosi e riguardano ambiti molto diversi tra loro.

  • In ambito domestico viene utilizzato per il riscaldamento degli ambienti, la produzione di acqua calda sanitaria e la cottura dei cibi.
  • Nel settore industriale serve per alimentare forni, caldaie e processi produttivi in settori come quello alimentare, tessile, ceramico, chimico e siderurgico.
  • Nella produzione di energia elettrica, molte centrali a ciclo combinato sfruttano la combustione del gas per generare elettricità con rendimenti elevati.
  • Nel trasporto è impiegato sotto forma di GNC (gas naturale compresso), soprattutto per mezzi pubblici e flotte aziendali, contribuendo a ridurre le emissioni inquinanti rispetto al diesel.

Il suo utilizzo capillare lo rende una risorsa energetica centrale, soprattutto nei paesi dove esistono reti di distribuzione estese come l’Italia.

Vantaggi e limiti del gas naturale

Uno dei principali vantaggi è la ridotta quantità di inquinanti prodotti durante la combustione: emette meno anidride carbonica rispetto a carbone e petrolio, e quasi nessun ossido di zolfo o particolato.

È facile da trasportare tramite gasdotti o navi metaniere (sotto forma di GNL, gas naturale liquefatto), e può essere impiegato in modo flessibile, adattandosi a diversi settori.

D’altra parte, il gas naturale non è una fonte rinnovabile. Le perdite di metano durante estrazione e trasporto contribuiscono all’effetto serra, poiché il metano ha un potenziale climalterante molto più elevato della CO₂ nel breve periodo. Inoltre, molti paesi dipendono da forniture estere, con implicazioni geopolitiche e rischi legati alle crisi internazionali.

Differenze tra gas naturale, metano e GPL

Sebbene i termini vengano talvolta confusi, è utile distinguerli:

  • Metano: è il principale componente del gas naturale, con formula CH₄. Si presenta in forma gassosa ed è leggerissimo.
  • Gas naturale: è una miscela di gas, composta in prevalenza da metano ma non solo. Può contenere anche piccole quantità di altri idrocarburi.
  • GPL (gas di petrolio liquefatto): è formato da propano e butano. Viene stoccato in forma liquida ed è usato in bombole o serbatoi, soprattutto in aree non raggiunte dai gasdotti.

La scelta tra queste fonti dipende dalle condizioni logistiche, dall’infrastruttura e dalle esigenze di utilizzo.

gas in cucina

Il gas naturale nella transizione energetica

Pur essendo una fonte fossile, il gas naturale viene considerato da molti paesi una fonte “ponte” per accompagnare la transizione verso un sistema energetico a basse emissioni.

La sua flessibilità, il minor impatto ambientale rispetto ad altri combustibili fossili e la possibilità di integrarlo con fonti rinnovabili (come il biometano o l’idrogeno verde) lo rendono un alleato strategico nella fase di uscita dal carbone e dall’olio combustibile.

Allo stesso tempo, la dipendenza eccessiva dal gas può rallentare gli investimenti nelle rinnovabili, per questo il suo ruolo va valutato con attenzione nel medio-lungo periodo.

Riserve mondiali di gas naturale

Secondo i dati più recenti, le riserve mondiali accertate di gas naturale ammontano a circa 6.254 trilioni di piedi cubi. I principali paesi con riserve significative sono:

PosizionePaeseRiserve (trilioni di m³)
1Russia38.0
2Iran32.0
3Qatar24.7
4Turkmenistan19.5
5Stati Uniti12.6
6Arabia Saudita8.5
7Emirati Arabi Uniti8.2
8Nigeria5.9
9Venezuela5.3
10Cina4.0
Le maggiori riserve si concentrano in Medio Oriente e Asia Centrale, rendendo questi territori strategici per gli equilibri energetici globali.

Il gas naturale continua a essere un pilastro dell’approvvigionamento energetico globale. Dalle case alle fabbriche, passando per le centrali elettriche e i trasporti, è presente in moltissimi aspetti della vita quotidiana.

La sua versatilità ne fa una risorsa ancora centrale, ma il dibattito sul suo impiego futuro resta aperto, tra esigenze ambientali, sicurezza energetica e sostenibilità economica.

Fonti:

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