L’universo ha sempre affascinato gli esseri umani da tempo immemorabile. Gli antichi uomini alzavano lo sguardo verso il cielo e si chiedevano del sole, della luna e delle stelle, e di conseguenza inventarono miti e leggende per spiegare la presenza di questi corpi celesti. I primi scienziati hanno dato le loro teorie su questi corpi e, anche se molti di loro non erano precisi (alcuni pensavano, ad esempio, che il sole ruotasse intorno alla terra), hanno gettato le basi per il pensiero scientifico moderno.
Con il passare dei decenni e lo sviluppo di una migliore tecnologia da parte dell’uomo, ci siamo posti l’obiettivo di esplorare la vastità dello spazio. Alla fine, nel 1969, quando l’Apollo 11 sbarcò sulla Luna e l’astronauta Neil Armstrong divenne la prima persona a camminare sulla superficie della Luna raggiungemmo una nuova frontiera. Da allora, l’esplorazione dello spazio è diventata una priorità per le agenzie civili e i governi, e molto tempo: denaro, sapere ed energia sono stati spesi in missioni spaziali per saperne di più sull’universo.
Non c’è dubbio che l’esplorazione spaziale abbia interessanti ricadute tecnologiche, ma molte persone sostengono che abbia anche i suoi svantaggi. Per comprendere i due lati di questa argomentazione, è importante conoscere i vantaggi e gli svantaggi dell’esplorazione spaziale.
I vantaggi dell’esplorazione spaziale
Ne sappiamo di più sull’universo e sulla nostra storia
Non c’era bisogno di andare sullo spazio per sapere che la Terra è rotonda e ruota intorno al Sole, ma le prime foto del nostro pianeta dall’esterno, ci hanno permesso di allargare le nostre conoscenze complessive e confermarne altre.
Ma la Terra vista dallo spazio – per quanto affascinante – è appena fuori casa. siamo riusciti a mandare sonde fino a Plutone esplorando per la prima volta la regione dello spazio alla periferia del Sistema Solare, almeno fino a dove orbitano i pianeti. Abbiamo mandato sonde sulle comete, telescopi spaziali che osservano il Sole e le galassie, grazie a strumentazioni sempre più sensibili siamo stati in grado di mappare l’universo, provando l’esistenza della radiazione di fondo, che è il residuo della grande esplosione iniziale del Big Bang.
Grazie all’esplorazione spaziale poi possiamo renderci conto, parafrasando il grande astronomo Carl Sagan, del nostro posto dell’universo. Di quanto è piccolo e fragile il nostro pianeta e di come sarebbe più saggio prendercene cura.
Le immagini del James Webb Space Telescope lo dimostrano.
Esplorare lo spazio ha ricadute tecnologiche che portano a nuove invenzioni
Come la guerra, che ha solo aspetti negativi, anche l’esplorazione spaziale accende la ricerca. La necessità di affrontare sfide apparentemente impossibili stimola l’immaginazione dei tecnici e degli scienziati e naturalmente forza la mano ai governi, che iniettano i programmi spaziali di liquidità. A oggi, le “ricerche” più costose di tutti i tempi sono state il progetto Manhattan e l’intero programma Apollo che ha condotto l’uomo sulla Luna in meno di 10 anni.
Gli scienziati sviluppano nuove tecnologie per i programmi spaziali, ma la buona notizia è che queste innovazioni non sono utili solo per gli astronauti e le missioni spaziali. Possono essere utilizzate anche in altri settori e, di fatto, hanno già portato allo sviluppo di prodotti moderni e gadget che usiamo nella quotidianità.
Questi includono i sistemi GPS (che viene utilizzato in molti smartphone, tablet e navigatori satellitari), la fibra di vetro rivestita di teflon (che viene ora utilizzato come materiale di copertura), e l’imaging del test del cancro al seno. Ma questo non è che un minimo elenco.
La ricerca spaziale crea posti di lavoro
Non dobbiamo pensare all’esplorazione spaziale come a un campo di ricerca esclusivamente americano, dominato dalla NASA e dai grandi budget federali. Da anni si stanno affacciando anche le imprese private, come la SpaceX guidata dal visionario Elon Musk.
E non sorprendetevi del fatto che l’Italia ha uno dei migliori programmi spaziali del mondo, con aziende avanzate dal punto di vista tecnologico, che costruiscono parti di telescopi, sonde e altri strumenti che vanno sullo spazio, sia nei programmi ESA, sia in quelli NASA + ESA.
In sostanza, l’esplorazione spaziale crea posti di lavoro di qualità, e non dipendendo da materie prime, questi posti possono essere creati praticamente ovunque, in Sardegna, come in Puglia, in Sicilia, come in Piemonte. Oltre ai posti di lavoro diretti ci sono quelli relativi all’indotto, soprattutto nel campo della componentistica e della meccanica, settori nei quali l’Italia è tra i leader mondiali.
Offre soluzioni a molti problemi
I programmi spaziali non servono solo ad esplorare lo spazio esterno per semplici motivi di conoscenza. Non possiamo appagare la nostra curiosità perché la domanda “da dove veniamo” è forse la più importante tra tutte.
Eppure molti scienziati sono convinti che l’esplorazione spaziale rappresenti, nel futuro, la soluzione a tanti problemi come l’inquinamento atmosferico, il surriscaldamento terrestre, l’evoluzione del clima. Grazie a una rete costante di satelliti possiamo monitorare lo stato di salute del nostro pianeta, sensibilizzando i governi e le popolazioni ad una maggiore tutela ambientale.
Però i più visionari si spingono oltre e vedono nello spazio la frontiera estrema: colonizzare i pianeti vicini come Marte per trovare un’altra casa o farne un avamposto per la ricerca di altri mondi, altre specie.
I contro dell’esplorazione spaziale
Le esplorazioni spaziali con equipaggio sono pericolose
Ci siamo forse abituati al fatto che sopra le nostre teste gira una stazione spaziale internazionale, costantemente abitata da astronauti e scienziati. Però il viaggio spaziale rimane un’attività pericolosa, come non priva di pericoli è la sperimentazione di nuovi mezzi. Due incidenti gravi hanno funestato il programma dello Shuttle, ci sono stati tre morti nella missione Apollo 1 durante un test di lancio. Sospetti gravano sulle esplorazioni spaziale dei russi negli anni della Guerra Fredda.
In generale lo spazio è un ambiente ostile: per sopravvivere bisogna dotarsi di autentici kit di sopravvivenza, che vanno dalla tuta al modo di alimentarsi. L’esposizione ai raggi cosmici è pericolosa, così come la possibilità che ci siano guasti meccanici e impatti con micro-meteoriti in orbita. Quando il corpo umano va sullo spazio subisce dei cambiamenti, tanto che gli astronauti devono svolgere un intenso programma di addestramento per ovviare a possibili complicazioni.
Esplorare lo spazio provoca inquinamento spaziale
Già oggi sono migliaia i detriti spaziali che ruotano intorno al nostro pianeta, a diverse orbite. Di recente la stazione spaziale cinese Tiangong si è sfracellata nell’oceano Pacifico, senza creare alcun danno, ma le possibilità di impatti in zone abitate sono comunque certe, anche se minime. Il vero problema è però quello derivante dai numerosi detriti spaziali: vecchi satelliti abbandonati, vettori di lancio e attrezzature.
Le esplorazioni spaziali costano troppo
La retorica contro le esplorazioni spaziali batte spesso sul conto salato dei programmi di esplorazione. La verità che le missioni spaziali sono molto dispendiose, ma come abbiamo detto prima questi apparenti sprechi, che sembrano vanità da paesi ricchi, sono ampiamente calmierati e controbilanciati dalla ricaduta tecnologica.
La ricerca spaziale è tra quelle più avanzate per cui costa parecchio: sono coinvolte decine di migliaia di menti, alcune tra le più brillanti in circolazione e i buoni cervelli costano. Così come costano le invenzioni e le progettazioni. I critici ritengono che, invece di destinare grandi quantità di denaro ai programmi spaziali, i governi dovrebbero utilizzare i fondi per la sanità, l’istruzione, il cibo, l’alloggio e altri programmi sociali che andrebbero a beneficio di molte persone e renderebbero la loro vita sulla Terra migliore.
In definitiva, perché sì alle esplorazioni spaziali?
A parte i primi anni della corsa allo spazio durante la Guerra Fredda, l’esplorazione spaziale è stata un’occasione per le nazioni di collaborare a progetti internazionali.
Un vantaggio considerevole è proprio questo. Essendo progetti costosi e mastodontici, collaborare tra nazioni significa ridurre i costi e incentivare uno spirito amichevole.
Per decenni le nazioni si sono confrontate sul terreno militare, del commercio, delle relazioni tra stati, ma hanno saputo trovare dei momenti in cui si andava tutti d’accordo per progetti superiori.
La Stazione Spaziale Internazionale è un esempio tipico di questa collaborazione pacifica.
Quindi, sì alle esplorazioni spaziali se queste contribuiscono in modo concreto a eliminare dissidi ed espandere le aree di collaborazione e pace tra i paesi.