Le maree sono un fenomeno conosciuto dall’uomo fin da quando ha iniziato a vivere in prossimità del mare. Si tratta di un innalzamento del livello del mare, in grado di ricoprire delle porzioni di costa molto vaste e significative, come accade a Mont Saint-Michel in Normandia (Francia). Le maree sono dovute all’azione combinata della forza centrifuga della Terra e la forza gravitazionale combinata di Terra, Luna e Sole. La Luna, essendo l’oggetto celeste più vicino alla Terra, è il corpo che esercita la principale forza gravitazionale, attirando verso di sé la superficie del mare.
La rotazione della Terra combinata alla gravità della Luna, spinge la superficie del mare verso l’esterno. È come se la Luna fosse una gigantesca calamita in grado di attrarre gli oceani. Le onde di marea sono determinate dalla rotazione della Terra. Sono apprezzabili, di vaste dimensioni, solo in alcune parti del pianeta. Anche il Sole concorre alla marea, ma gli effetti sono molto meno visibili a causa della grande distanza che ci separa dalla nostra stella.
Che tipi di marea ci sono?
Le maree hanno dei cicli ripetitivi e si differenziano per il periodo in cui esse avvengono: possono essere maree diurne, semidiurne e miste. Le maree diurne prevedono un’unica alta e bassa marea nell’arco di 24 ore. Nelle maree semidiurne invece abbiamo due alte maree e due basse maree, più o meno equivalenti. Invece le maree miste hanno due basse e alte maree, ma con altezze variabili. Anche se può sembrare strano, le maree più forti non si sviluppano negli oceani, ma nei mari interni, come appunto quelle della Normandia, che possono raggiungere i 10 metri di altezza. Spesso avvengono in corrispondenza di foci di fiumi, generando un potente spostamento d’acqua che crea i cosiddetti mascheretti, delle onde che risalgano dal mare verso il fiume, spesso alte qualche metro. La Luna esercita lo stesso tipo di attrazione anche sulla costa terrestre, ma con effetti molto meno evidenti.
Cosa sono le correnti
Abbiamo tutti sentito parlare almeno una volta della Corrente del Golfo. Le correnti sono dei movimenti di grosse quantità d’acqua verso una specifica direzione. Esse avvengono a diversi livelli di profondità. Se sono in superfice possono provocare dei vortici e dei mulinelli. Solitamente avvengono nelle profondità oceaniche e sono generate da tre fattori. Il primo dipende proprio dalle onde di maree – le correnti di maree – visibili e facili da prevedere. Il vento è un altro fattore che può spingere immense quantità di acqua, se soffia costante. Le correnti di questo tipo sono in superficie. Infine, le correnti sottomarine, le più importanti nella formazione del clima, che si formano per la differenza di temperatura delle acque. Le acque circostanti i poli sono molto fredde, mentre quelle intorno all’Equatore e ai Tropici sono calde. La differenza tra temperatura, densità e salinità dell’acqua crea “i percorsi” nelle quali le correnti si muovono. Quella del Golfo parte per l’appunto dal Golfo del Messico, una zona temperata (ai Tropici) per raggiungere la costa est degli USA e risalire l’Atlantico fino a bagnare le coste della Francia e della Gran Bretagna. Come effetto abbiamo che l’Inghilterra ha un clima molto mite, rispetto alle zone del Canada poste alla stessa latitudine, che conoscono inverni ghiacciati.
In definitiva
- Le maree si formano principalmente per l’interazione gravitazionale della Luna con la Terra.
- Sono un innalzamento del livello del mare rispetto alla costa prospiciente, che può variare da pochi centimetri fino a una decina di metri.
- L’intensità delle maree dipende dalla posizione geografica e dalla conformazione della costa.
- Le maree in genere avvengono due volte al giorno (bassa e alta)
- Le correnti si formano primariamente per le differenti temperature delle diverse masse d’acqua.
- Vengono definite anche nastri trasportatori (conveyer) e influenzano il clima.
- El Nino è il nome di una famosa corrente equatoriale.
- Per l’Effetto di Corioli dovuto alla rotazione terrestre, le correnti vanno da est verso ovest nell’emisfero settentrionale, e viceversa in quello meridionale.