Anche questo Natale in arrivo ci mostra una stella cometa in cielo, si tratta della cometa 46P/Wirtanen già visibile ad occhio nudo. Questa cometa scoperta nel 1946 raggiungerà il suo perielio, cioè il punto di massima vicinanza al Sole il 12 dicembre, mentre il 16 dicembre sarà alla distanza minima dalla Terra. Ad occhio nudo appare come una stella sfocata, simile a una nebulosa.
Volete scoprire altri fatti interessanti sulle stelle comete? Eccovene alcuni.
- Una cometa è relativamente piccola se si pensa ai corpi spaziali ed appartiene alla formazione del sistema Solare, è quindi un oggetto interno che vaga nel sistema solare secondo un periodo. Mostra la tradizionale scia di polvere e ghiaccio, detta “coda” visibile a occhio nudo.
- La coda della cometa si crea in prossimità del Sole, quando si avvicina alla stella la forte attrazione gravitazionale della stessa e il calore che riceva iniziano a trasformare gli elementi presenti al suo interno, tra cui acqua, in gas (attraverso la sublimazione).
- Le comete, infatti, sono corpi di ghiaccio, polvere e formazioni rocciose di piccole entità.
- Il nome “cometa” viene dalla parola greca che significa ciuffo della testa. Per Aristotele le comete erano le stelle con il ciuffo.
- Le comete periodiche hanno un periodo orbitale inferiore ai 200 anni. Ma altre comete hanno tempi “di ritorno” verso il centro del sistema solare, molto più lunghi. Per questo è difficile vedere la stessa cometa due volte.
- La cometa più famosa della storia è la cometa di Halley che ha un periodo breve, è visibile dalla Terra ogni 76 anni e compie l’intero percorso orbitale in meno di 200 anni.
- È famosa per essere particolarmente luminosa e riconoscibile, grazie alla sua lunga scia.
- Un’altra celebre cometa è stata la Shoemaker-Levy 9 che purtroppo si è schiantata contro il pianeta Giove nel luglio del 1994. Questo evento ha consentito agli astronomi di osservare in diretta uno scontro tra corpi del sistema solare, molto raro, in queste dimensioni.
- I frammenti più grandi della cometa che ha colpito Giove erano di 2 km, infatti la cometa era stata frantumata dalla potente gravità del pianeta (il più grande del sistema solare). La velocità di impatto è stata di 60 km al secondo e ha lasciato delle cicatrici profonde sulla superficie di Giove.
- Se la cometa Shoemaker-Levy 9 si fosse scontrata contro la Terra, avrebbe provocato probabilmente l’estinzione di tutte le forme viventi.
- Questo impatto ha confermato il fatto che molti dei crateri presenti nei corpi celesti rocciosi, tra cui la Luna, ma anche la Terra, non derivano da vulcani spenti, ma da impatti meteorici anche di grandi dimensioni, come una stella cometa.
- Si pensa che l’acqua presente negli oceani derivi proprio da impatti con comete. Gli scienziati ritengono che una cometa abbia colpito il nostro pianeta, precisamente sul Sahara orientale, in Egitto, 28 milioni di anni fa.
- Questi impatti sono più rari perché i pianeti, con il passare del tempo, hanno ripulito la loro orbita. Inoltre la Terra appartiene al sistema solare interno, protetto in qualche modo dall’enorme gravità di giganti come Giove e Saturno, che fungono da calamite nei confronti dei grandi asteroidi.
- Gli astronomi hanno scoperto ben 4000 comete, ma il numero è assolutamente insufficiente a rappresentare la realtà: si pensano siano centinaia di milioni nel solo Sistema Solare.
- Tutte le comete ruotano intorno al Sole. Le comete di breve periodo, quelle periodiche, provengono dalla fascia di Kuiper, una zona remota del sistema solare, situata al di là dell’orbita di Nettuno. Le comete di lungo periodo, con cicli superiori ai 200 anni, invece provengono dalla Nube di Oort, una nube circolare abitata solo da comete all’estremità del sistema solare.
- Avvicinandosi al Sole le comete contribuiscono alla formazione delle piogge meteoriche, come le Perseidi.
- Le comete possono esplodere o estinguersi a causa della forte gravità del Sole, contro il quale finiscono per scontrarsi.