L’Umbria si può considerare il cuore dell’Italia. Unica regione sotto il Po a non avere sbocchi sul mare, fa delle sue bellezze paesaggistiche e artistiche il fulcro della sua notoria bellezza.
Meno conosciuta a livello mondiale della Toscana, l’Umbria è famosa fin dai tempi remoti come oasi di pace e di frescura.
Gli antichi romani la chiamavano così per la presenza dei boschi e delle foreste. Un polmone verde sull’Appennino facilmente raggiungibile dalla Capitale.
L’Umbria ha un vasto patrimonio artistico
L’Umbria è sede di una infinità di siti patrimonio universale dell’UNESCO. L’aspetto notevole è che essi non rappresentano che una minima percentuale della grande bellezza che si trova nelle città e nei borghi della regione, che dà sempre l’idea di essere piccola, ma raccolta.
Assisi con la sua basilica monumentale dedicata a San Francesco, e poi ancora i centri storici di Spoleto, Perugia, Todi solo per citare le località più rinomate.
Il Duomo di Orvieto, con la sua facciata riccamente decorata e gli affreschi del Signorelli nella Cappella di San Brizio, è uno dei capolavori dell’architettura gotica in Italia.
L’Umbria ha piante e alberi antichi, come olivi millenari. Il paesaggio è solcato da boschi, colline e montagne, i paesini sono arroccati sulle colline per motivi difensivi. Distinguibili spesso per la presenza di mura e di un centro storico medievale.
In Umbria si trovano strati storici di tutte le età: le popolazioni pre-etrusche hanno lasciato dei segni, ci sono numerose aree archeologiche e almeno tre musei archeologici dedicati ai manufatti raccolti nel territorio regionale. In particolare si riferiscono all’epoca etrusca.
La regione però era abitata già dal tempo degli Etruschi e faceva parte della sfera di influenza di questi. Vi si parlava l’antica lingua osca, di derivazione indoeuropea, separata dal latino che poi si impose a causa del dominio della potente vicina.
L’Umbria, a causa della sua posizione, non ha solo mancanza di accessi al mare, ma è anche l’unica regione che non confina con un paese straniero e non ha accesso alla costa.
È ricca di corsi d’acqua
Tra le regioni centrali è una delle più ricche di corsi d’acqua. Il Tevere ha il suo alto corso in questa regione. È qui che troviamo la suggestiva cascata delle Marmore, il salto d’acqua più alto e più famoso d’Italia.
Oltre ai suoi famosi paesaggi collinari, l’Umbria ospita anche diverse aree protette, come il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco del Monte Subasio, ideali per escursioni a piedi, in bici o a cavallo.
L’Umbria ha una forte tradizione di artigianato, soprattutto nella ceramica (Deruta è famosa per la sua maiolica), nel tessile (Montefalco per il suo tessuto chiamato “tovagliolo”) e nella lavorazione del legno.
Tanti festival e feste religiose
In Umbria ci sono diversi festival a carattere musicale o culturale. Il Festival dei Due Mondi, il Todi Festival, Umbria Jazz, Festival delle Nazioni di Musica da Camera a Città di Castello.
La regione è conosciuta per le sue numerose feste religiose e storiche, come la Corsa dei Ceri a Gubbio, la Quintana a Foligno, o il Calendimaggio ad Assisi. Queste celebrazioni spesso includono sfilate in costume, competizioni equestri e altre forme di intrattenimento medievale.
La figura più conosciuta dell’Umbria è certamente San Francesco d’Assisi, il patrono d’Italia. La sua fama valica i confini della nazione, avendo istituito un famoso ordine sacerdotale improntato alla via della semplicità e del pauperismo. Il messaggio di San Francesco, all’interno della Chiesa cattolica è ritenuto ancora così valido, che l’attuale Pontefice si è ispirato a lui per assumere il nome di Francesco. Di San Francesco ci rimangono gli insegnamenti ma anche la splendida poesia chiamata il “cantico delle creature”.
Ha una cucina di terra da non mancare
Come ogni regione italiana anche l’Umbria ha le sue specialità culinarie, prodotti di terra che prediligono il semplice. In qualche modo è una cucina imparentata con quella romana, ma alcune delle specialità conosciute come romane in realtà provengono proprio dall’Umbria.
L’antipasto più famoso è la bruschetta, il pano tostato che prima era considerato un vero pasto intero da consumare in campagna. Strozzapreti e cappelletti appartengono alla tradizione della pasta, da consumare con sugo o con tartufo o brodo. Ottimo anche il castrato e il sugo d’oca. Vicino alle sponde del Trasimeno il pesce la fa da padrona grazie alla carpa “Regina in Porchetta”.
Naturalmente non mancano i salumi e i formaggi, in particolare il pecorino, la ricotta salata e la porchetta. I dolci appartengono alla tradizione romana, come gli stuoli e le frappe.