Con questo nome si chiama l’importantissima corrente che dall’Atlantico settentrionale si muove in direzione dell’Europa settentrionale. Il nome è dovuto al fatto che prima si riteneva che nascesse all’uscita del Golfo del Messico, tra la Florida e le isole dei Caraibi. In realtà queste acque calde fanno parte del sistema, ma non lo originano. Un altro tributo alla corrente è dato da quella delle Antille, che è un ramo della corrente nordequatoriale e che fluisce a nord delle Grandi Antille senza penetrare però nel Mar dei Caraibi. In effetti però ciò che crea la corrente, il suo motore, è la differenza di densità che si viene a determinar presso le coste sudorientali dell’America del Nord (la Florida, la Carolina, la Georgia, l’Alabama e la Louisiana) tra le più fresche e meno salta acque situate presso il continente e quelle molto più calde e salate del mar dei Sargassi. Dalle coste della Florida la corrente del golfo flette verso Nord Est, venendo alimentata dai venti occidentali, Si forma così la vera corrente nordatlantica, molto calda, che a sud dell’Islanda si divide in tre rami principali: uno scende a ovest, verso la Groenlandia e il mare del Labrador; un ramo si scontra contro le correnti fredde del Labrador; un ramo prosegue verso il mar di Norvegia e entra sia nel mare del Nord, sia nel mare di Barents, apportando dei benefici climatici alle località situate in questa zona. Infine un ramo flette verso le coste dell’Inghilterra, piega nel golfo di Guascona e verso le coste iberiche, confondendosi con la corrente delle Canarie.
La corrente nel suo insieme presenta quindi molte irregolarità, non è un flusso unico, regolare, privo di vortici. Anzi, a tratti essa è in grado di espandersi lungo tutta la fascia dell’oceano settentrionale, subendo anche fluttuazioni di carattere stagionale. Nel suo nucleo principale la corrente è alquanto stretta, non si allarga per più di 70 km, con un alone che fa sentire i suoi effetti che al massimo arriva a 100 km. Anche in profondità la corrente è molto limitata, essa scorre per 400 metri e non arriva mai sotto i mille. La temperatura della corrente è molto elevata rispetto ai mari circostanti: essa raggiunge i 27 gradi, ma influenza la temperatura dell’acqua anche in zone dove essa è notoriamente più fredda. Ad esempio, lambendo il circolo polare artico essa raggiunge i 6 gradi, mentre le acque adiacenti sono ben oltre sotto lo zero.
La corrente è il più efficace sbarramento contro la deriva dei grandi iceberg che si staccano dalla banchisa, all’altezza delle coste della Groenlandia e dal mare di Baffin, arrivando a sciogliersi lungo il banco di Terranova. La corrente è nota per apportare degli indubbi benefici al clima europeo: con le sue acque tiepidi favorisce l’abbondanza delle precipitazioni, toglie secchezza all’aria ed evita che vi siano inverni troppo rigidi che colpiscono le coltivazioni e rendono più dure le condizioni di sopravvivenza. La corrente è uno dei motivi del dominio per secoli dell’Inghilterra, apparentemente piccola e isolata, nella quale i porti settentrionali come Liverpool non ghiacciano, nonostante gli stessi posti nell’America del Nord, alle stesse latitudini, conoscano tempeste di ghiaccio e inverni molto più rigidi.