Come ha ribadito Obama, visitando per la prima volta Hiroshima, il mondo sarebbe un posto molto migliore se non ci fossero le armi nucleari. Dopo l’esperimento nucleare della Corea del Nord la comunità internazionale si sta ponendo il problema di dialogare con Kim Jong-Un che sta violando tutti i trattati sui test e di proliferazione nucleare.
La verità è che alla comunità internazionale le cose stanno bene così. Gli Stati Uniti non hanno alcun interesse a scatenare una guerra offensiva, risponderebbero solo nei casi in cui le provocazioni nord-coreane sfocino in un vero e proprio conflitto armato. Finora non è mai accaduto. C’è sempre la sensazione che i nord-coreani premino sugli USA per ottenere aiuti economici dalla Cina, che peraltro teme che milioni di sfollati si presentino alle sue frontiere, nel caso di una crisi vera e propria.
Ma quali sono oggi gli stati che possiedono armi e perché non si usano più. In effetti, se ci pensiamo bene, l’unico bombardamento atomico ufficiale della storia è quello effettuato dagli Stati Uniti a metà estate del 1945: scopo far finire la guerra, ormai terminata in Europa, contro un nemico irriducibile e disposto a tutto pur di difendersi.
In seguito a questo bombardamento devastante altri paesi hanno raggiunto lo status di potenza nucleare, sia per motivi di prestigio, sia per deterrenza nei confronti dell’avversario. Alla fine della seconda guerra mondiale il rapporto di forze tra URSS e USA era molto sbilanciato a favore degli USA: il loro territorio non era stato devastato, avevano perso 40 volte meno soldati dei russi, avevano un’economia in piena ripresa e soprattutto avevano appena conquistato la tecnologia nucleare, grazie a una formidabile batteria di fisici e scienziati da tante nazioni liberate.
L’URSS dal punto di vista numerico, negli armamenti convenzionali, poteva facilmente sconfiggere gli alleati americani in Europa, ma il vantaggio dato dal possesso dell’arma atomica ribaltava la situazione. Quando l’URSS sviluppò la sua bomba iniziò una corsa agli armamenti che alla fine coinvolse anche Cina, Gran Bretagna e Francia, fino ad allargarsi a potenze regionali che necessitavano del potere di deterrenza contro vicini troppo aggressivi. Alla Cina rispose l’India, all’India il Pakistan. Inoltre si pensa che Israele sia una potenza nucleare.
Ma perché nei tanti conflitti regionali del nostro tempo non si usano le armi? Se è vero che l’utilizzo della guerra è stato decisivo per fermare il Giappone, perché non si usano per fermare le guerre moderne? Anzitutto è diventato molto deprecabile usarlo, le pubbliche opinioni di quasi tutti i paesi non lo tollererebbero; inoltre potrebbe scatenare una risposta da altre potenze nucleari, in un escalation che potrebbe solo creare danni ulteriori. Inoltre è cambiata la natura dei conflitti. Pensate cosa succederebbe se Russia o USA utilizzassero una bomba in Siria per cessare il conflitto, si metterebbero contro tutto il popolo arabo, per esempio.
Oggi possedere le bombe significa avere un potere di deterrenza finale, anche se proseguono i trattati che ne stabiliscono il bando e la limitazione. Trattati che coinvolgono principalmente USA e RUSSIA, che insieme possiedono il 90% dell’arsenale nucleare mondiale (sono quasi 16.000 le bombe).